Categoria: Successioni Ereditarie
Unico erede si appropria di tutto il patrimonio dell’anziana zia. Ottenuto il sequestro giudiziario dei beni ereditari.

La vicenda giudiziaria trae le mosse da un fatto noto e, purtroppo, comune nei rapporti familiari, ossia la morte di un’anziana signora e l’accaparramento di tutti i suoi beni da parte di un solo familiare, a discapito di tutti gli altri.
Nel caso di specie è accaduto che alla morte della zia, uno dei suoi nipoti si è appropriato di tutti i suoi beni, qualificandosi unico erede e facendo pubblicare il testamento scritto apparentemente di pugno dall’anziana zia, la quale, già molto malata all’epoca dei fatti, avrebbe manifestato la “lucida” volontà di lasciare tutto il suo patrimonio ad un solo nipote.
Tuttavia, gli altri nipoti, ritenendo che il testamento sia palesemente falso, in quanto non corrispondente alla volontà della zia, hanno chiesto al giudice del Tribunale di Caltanissetta di pronunciare il sequestro giudiziario sui beni ereditari ancora in possesso dell’erede universale.
Il giudice, dubitando della veridicità del testamento, ha disposto il sequestro giudiziario, ossia una misura cautelare che consente di conservare ciò che resta dei beni ereditari, evitando al contempo che il presunto erede possa disporre di tali beni e sottrarli definitivamente agli altri familiari.
Nel corso del giudizio cautelare è, infatti, emerso che l’anziana signora versava in condizioni di criticità psico-fisiche al momento della redazione della scheda testamentaria e che l’erede universale apparente, suo nipote, aveva già prelevato e disposto di gran parte delle risorse economiche presenti nel cospicuo asse ereditario nei mesi precedenti alla morte della zia, versando egli stesso in condizione di forte indebitamento.
Tutto ciò, debitamente documentato dai ricorrenti, ha consentito di ottenere questa importante pronuncia, i cui effetti si produrranno fino all’accertamento della proprietà dei detti beni ereditari, cui si perverrà all’esito dell’azione giudiziaria avente ad oggetto la validità e l’efficacia del testamento.
SUCCESSIONI EREDITARIE LESIONE LEGITTIMA – QUOTA SPETTANTE AGLI EREDI CHE AGISCONO IN RIDUZIONE – DIRITTO ACCRESCIMENTO.

Con una interessante sentenza il Tribunale civile di Caltanissetta risolve una controversia sorta tra gli eredi di una signora che aveva pretermesso completamente i figli dalla propria successione.
La pronuncia di accertamento della lesione di legittima era anche prevedibile, nonostante le diverse questioni sollevate dai convenuti e rigettate dal Tribunale.
Ma l’interessante principio giuridico riguardo la sorte della quota che spetta a coloro che, pur avendone interesse, non hanno agito per la lesione: secondo il Tribunale questa quota va ad accrescere la porzione spettante a colore che hanno agito in giudizio.
La pronuncia pare dunque aprire un solco rispetto all’orientamento prevalente secondo cui, invece, la quota di chi non impugna resterebbe a vantaggio di chi si era appropriato dell’eredità.